H/S/F SUPERFAST VII
Foto © SUPERFAST FERRIES
Traghetto
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Superfast VII (2001)
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Costruzione
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2001 ai cantieri HDW, Kiel, Germania N° 357
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Chiamata
Radio
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SWFC
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Numero IMO
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9198941
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GRT
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28.200
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DWT
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6.920
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Dimensioni
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203,9 x 25 x 6,4
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Motori
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4 Wartsila – Sulzer, 47.999 kW
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Velocità
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27,1 nodi, max
30,4
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Passeggeri
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626
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Letti
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626 in 179 cabine
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Capacità automobili
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900
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Garage
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1.908
metri
lineari
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Navi Gemelle
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Superfast VIII
Superfast IX
Superfast X
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Porto di registro
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Pireo
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Bandiera
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Greca
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Proprietari Prec.
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Nomi precedenti
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Nuovi proprietari
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Nuovi nomi
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Linea
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Rostock - Hanko
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Prima nave
della flotta di quattro unità con la quale la Superfast sbarca nel Baltico tra il 2001 e il 2002, mettendosi in
concorrenza con le “corazzate” finlandesi quali il superbo “Finnjet”
di Silja Line. Probabilmente destinata ad un servizio
tra Pireo e le isole greche, la destinazione d’uso della “Superfast VII” viene
cambiata in corsa a causa del ritardo nell’assegnazione delle licenze di
servizio a Superfast, spostandosi quindi ad un nuovo servizio che collega la Germania e la Finlandia. Dopo una
crociera inaugurale verso Rosyth, capolinea della
nuova linea Scozia – Belgio (Zeebrugge) iniziata nel
2002, viene lanciata dal 17/05 tra Rostock e il porto
di Hanko, in Finlandia, poco distante dalla capitale
Helsinki. Tale servizio impiega secondo Superfast 22 ore; sembra che una prima crociera
inaugurale tra Rostock ed Helsinki sia
stato compiuto in sole 18 ore; sorge spontanea la domanda, quindi, sul motivo
per il quale i Panagopoulos abbiano deciso di fermare
la linea ad Hanko anziché nella capitale finlandese.
Dovendomi dare spiegazioni, me ne sovvengono due: 1) che i greci si vergognino
di far attraccare questa nave vicino ad abituali frequentatrici del porto
Finlandese quali “Mariella”, “Silja Symphony” e “Silja Serenade”, “Romantika”, “Finnjet”, “Gabriella”, “Norlandia”
“Meloodia” e via dicendo; 2) che magari nella
stagione invernale, quando i ghiacci sono presenza
abituale nelle acque baltiche, le “Ferrari”
motorizzate Wartsila e costruite a Kiel debbano moderare la loro velocità. Sicuramente sarà
per la seconda ragione, ma il serio dubbio sulla prima mi rimane! Ho avuto
piacere di leggere alcune impressioni di chi ha avuto occasione di viaggiare
sulla “VII” e voglio unirle alle mie. In primis le bandiere Svedese, Tedesca e
Finlandese dipinte sui fianchi a poppa della nave: l’idea non è malaccio, ma
perché in 7 anni nessuno ha mai pensato di dipingere sulle navi adriatiche le
bandiere Greca, Italiana ed (classico sulle navi greche) Europea? Forse per sottolineare
maggiormente che i teutonici hanno più di una semplice influenza sulla
Superfast! Influenza confermata dal fatto che sembra che la nave sia stata
concepita per soddisfare appieno la clientela tedesca piuttosto che le altre;
applaudo l’ottima idea di introdurre il menù greco nei ristoranti della nave,
tocco fondamentale per voler trasmettere un po’ di ellenicità a bordo, che altrimenti non sarebbe stata
testimoniata neppure dalla bandiera che sventola dal pennone di poppa;
l’equipaggio è misto greco-finlandese e mi stupisco
dell’assenza di tedeschi nella squadra Superfast; la nave è priva di caffè a
bordo è questo lascia a desiderare, considerando che vere e proprie “tinozze”
come la vecchia “Blue Bridge” ce l’hanno; i negozi sono sul tipo di quelli
presenti in Adriatico, senza gran varietà di prodotti; la nave ha interessantemente una libreria. Dove la “VII” non incontra
proprio i baltici, invece, è nelll’offerta di
ristoranti, che chiudono alle 22.00 (per l’Adriatico sarebbe anche troppo!);
nelle cabine Lux, molto più piccole dello standard sulle navi finniche e
nell’entrata attraverso il garage, aspetto comune in Adriatico ma disdegnato
dai coccolati passeggeri baltici. Quale sarà il risultato della sfida di Panagopoulos? Ai viaggiatori la sentenza!
Foto per gentile concessione della rivista
EFOPLISTIS
Photo © Photolab.de
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