M/N IONIAN GLORY

Cartolina ufficiale Strintzis Lines

 

Traghetto

Ionian Glory (1981)

ΙΟΝΙΑΝ ΓΚΛΟΡΥ

Costruzione

1958 ai cantieri Chargeurs Reunis Loire Normandie, Francia 310

Chiamata Radio

 

Numero IMO

5077905

GRT

3.670

DWT

711

Dimensioni

115,02 x 18,34 x 4,15

Motori

2 16cil. Pielstick, 6.620 kW

Velocità

17 nodi

Passeggeri

830

Letti

689

Capacità automobili

160

Garage

 

Navi Gemelle

 

Porto di registro

Pireo

Bandiera

Greca

Proprietari Prec.

Sealink SNCF 1958-81

Nomi precedenti

Compiegne 1958-81

Nuovi proprietari

Seven Islands Lines 1988

Vergina Lines 1989-90

Liano Shipping 1990-94

Raneem 1994

Waad 1995à

Nuovi nomi

Queen Vergina 1989-90

Freedom I 1990-94

Katerina 1994

Alamira 1995

Linea

 

 

 

Prima nave traghetto costruita per le compagnie statali Francesi, comincia la carrera nel 1958 venendo impiegata pressoché su tutti i brevi collegamenti nella Manica: Dover – Calais, NewhavenDieppe, Dover – Boulogne. Acquistata ventitreenne dalla Strintzis Lines, viene rinominata “Ionian Glory” il nome che, quando da piccolo leggevo i depliants Strintzis, mi ispirava più simpatia. Dalle notizie in mio possesso, sembra aver collegato Patrasso a Brindisi nei primi anni di servizio, passando da Corfu, Igoumenitsa e talvolta le isole Ionie, oltre ad aver fatto da nave appoggio nel Dicembre 1982 per l’evacuazione di Palestinesi da Beirut, tuttavia non mi risulta che la Strintzis avesse servizi per Brindisi in quegli anni; nel 1986 posso affermare con sicurezza che collegava Ancona, Corfu, Igoumenitsa e Patrasso assieme alla “Ionian Star”, nel 1987 sembra avesse inaugurato i collegamenti Ancona – Spalato, prima linea Italia – Jugoslavia lanciata dalla compagnia di Pireo, quindi nel 1988 in estate ha fatto parte della oggi scomparsa Seven Islands Lines, una sorta di “Anek” delle isole Ionie (in altre parole una compagnia ad azionariato popolare i cui soci sono principalmente delle sette isole Ionie), che la impiega assieme alla “Ionis” su una linea Brindisi – Patrasso che faceva tappa intermedia pressoché in qualsiasi porto presente tra la Puglia e il Peloponneso (Corfu, Igoumenitsa, Paxi, Cefalonia, Itaca), arrivando alla destinazione finale, stando all’orario dell’epoca in mio possesso, addirittura alle 18.30 dopo venti ore e mezza di navigazione, dovuti anche alla sosta di 45 minuti a Corfu, primo scalo mattutino partendo da Brindisi, a fronte dei 15 degli altri porti. L’orario di arrivo a Brindisi era ugualmente poco convenente, le 16.00 dopo diciannove ore dalla partenza, ma tutto sommato nella media delle concorrenti. Terminata la sua esperienza nello Ionio, nel 1989 passa alla Vergina Lines col nome di “Queen Vergina”, impegnata sull’allora popolare linea Pireo – Cipro – Israele, oggi completamente abbandonata dai traghetti per motivi di sicurezza, e sostituita da un servizio ro/ro dalla Grecia a Limassol. Chissà che l’entrata di Cipro Greca nell’Unione Europea non possa portare sviluppi alla situazione, sulla falsariga di quello che è successo per rotte di nuova inaugurazione tipo la Civitavecchia – Barcellona di Grimaldi. Rivenduta l’anno successivo ad una compagnia Maltese, viene poi noleggiata al comune di Malmö, in Svezia, che la usa come nave-hotel. Dopo l’esperienza di quasi un anno, torna nel 1991 in Grecia, rimanendo ferma ben tre anni, nel 1994 passa infine in mani arabe, dove sembra operi per un anno nel trasporto di pellegrini sul Mar Rosso, mentre mi risulta ferma dal 1995 ad Alessandria d’Egitto. Probabilmente dopo dieci anni la “simpatica” della flotta Strintzis è stata demolita.

 

 

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