M/N ANTHI MARINA

 Foto © Michele Lulurgas, Pireo, 16/08/05 #2017

 

Traghetto

Anthi Marina (2003)

ΑΝΘΗ ΜΑΡΙΝΑ

Costruzione

Schichau Unterweser, Bremerhaven, Germania 1979, N° 2279

Chiamata Radio

SVUW

Numero IMO

7820473

GRT

20.446

DWT

3.614

Dimensioni

163,39 x 26,18 x 5,75

Motori

3 Sulzer, 17.650 kW

Velocità

23,75 nodi

Passeggeri

1.825

Letti

50

Capacità automobili

461

Garage

1.152 metri lineari

Navi Gemelle

Herald of Free Enterprise (affondata nel 1987)

Oleander

Porto di registro

Pireo

Bandiera

Greca

Proprietari Prec.

Townsend Thoresen 1979-87

P&O 1987-1998

P&O Stena 1998-02

P&O 2002-03

Nomi precedenti

Spirit of Free Enterprise 1979-87

Pride of Kent 1987-98

P&O SL Kent 1998-02

PO Kent 2002-03

Nuovi proprietari

 

Nuovi nomi

 

Linea

Pireo – Syros – Myconos – Patmos – Leros – Kos – Rodi;

Pireo – Mykonos – Tinos – Syros

 

 

Parliamo per luoghi comuni: “Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”; “Tutti i gusti sono gusti”; “I tedeschi sono i migliori costruttori di automobili”. Commentiamoli ora: beh, i primi due si commentano da soli, ma quello che mi sembra veramente arduo è trovare qualcuno a cui la “Anthi Marina” piace…mi ricordo una frase di John May, autore dell’ottimo libro “Greek Ferries”, che parlando della “Lissos” ipotizzò che l’ingegnere responsabile del progetto fosse sotto l’effetto di qualche sostanza allucinogena...beh, probabilmente la stessa sostanza deve aver colpito il disegnatore della classe “Spirit of Free Enterprise”! John May inoltre scrisse, anche se non mi ricordo riguardo che traghetto, che arrivato a Creta prestissimo la mattina, pur dovendo ripartire solo la sera, i passeggeri venivano “buttati fuori” immediatamente per non mostrare loro alla luce del giorno la bruttezza della nave sulla quale avevano viaggiato…sfortunatamente gli orari della “Anthi Marina” non permettono una simile cosa, che sarebbe invece consigliata! In ultimis, riguardo alle automobili effettivamente in Germania nascono vetture eccellenti in tutte le fasce di prezzo, si pensi alla VW Golf, alla VW Passat, alla Mercedes Classe E, alle BMW, alle Audi…ma come costruttori di navi lasciano decisamente a desiderare, se oltre a questa in dalla Germania sono venute fuori “top model” come la classe “Viking Line” della quale fa parte la “Express Olympia”, le prime due gemelle Superfast, e qui mi fermo per non incorrere in qualche querela, ma ce ne sarebbero altre da dire… tornando seri, la “Spirit of Free Enterprise” lascia i cantieri di Bremerhaven nel Gennaio 1980 per collegare Dover ai porti di Calais, in Francia, e di Zeebrugge, in Belgio, per conto della Townsend Thoresen. Nel 1987, forse anche a causa della tragedia della “Herald of Free Enterprise”, gemella di questa nave, la “TT” inglese chiude i battenti e le navi passano alla P&O, continuando sulle stesse linee. A fine 1991 la P&O decide di compiere un’intervento radicale di allungamento del traghetto, commissionandolo alla Fincantieri di Palermo, specialista nel genere; la nave, nel frattempo diventata “Pride of Kent” torna a Dover dopo sei mesi con 32 metri in più di lunghezza, 1.200 tonnellate in più di peso morto, ma né più né meno la stessa bruttezza. Continuerà a fare la spola tra Dover e Calais fino al giugno 2003, anche se dal 1998 a novembre 2002 ha portato i colori dell’alleanza P&O – Stena e il nome “P&O SL Kent” e, dal novembre 2002 fino a giugno 2003, il nome “PO Kent”. Dovendo fronteggiare la concorrenza della “Blue Star 1” sulla linea di Rodi, Gerasimos Agoudimos stava cercando una nave veloce da opporre alla portacolori della Attica Enterprises: la trova  in questo traghetto, capace di 23,75 nodi, la cui gemella “Herald of Free Enterprise”, prima di assurgere alla notorietà a causa della tragedia di Zeebrugge, era conosciuta come il traghetto convenzionale capace di coprire più velocemente la distanza Dover – Calais, 52 minuti e 53 secondi. La nave viene rinominata “Anthi Marina”: in greco si usa la parola “anthi” (anqh) anche per indicare “di fronte”, “opposto”, infatti la “Anthi Marina”, anche per un paio di foto di pubblicità della G.A. Ferries che ho visto, è proprio l’opposto della “Marina”, sia esternamente, sia per l’interno, veramente brutto, che ricorda i traghetti degli anni ‘60/’70 non convertiti alla moda dei “cruise-ferry”. Tra tante note negative, possiamo dire che l’aria condizionata funziona molto, anzi, anche troppo, quindi c’è da viaggiarci piuttosto coperti! Per la cronaca, la “Anthi Marina” ricalca i servizi della “Blue Star 1”, impiegando sulle stesse linee circa 2 ore in più. La nave aveva provato anche un servizio diretto per Rodi, abbandonato poi in seguito alle proteste degli isolani sulle fermate intermedie; quindi sono stati ripristinati gli scali nelle isole del Dodecaneso, salvo che per una partenza la settimana diretta solo a Kos e Rodi. Si dice che, per ragioni economiche, la nave viaggi a 18 nodi circa. Non ci siamo…

 

TOWNSEND THORESEN M/N Spirit of Free Enterprise – Foto © Brian Fisher, Calais, Marzo 1986 #3293

 

TOWNSEND THORESEN M/N Spirit of Free Enterprise – Foto © John Van Zijderveld, Canale della Manica

 

P&O FERRIES M/N Pride of Kent prima dell’allungamento – Foto dalla collezione di Micke Asklander

 

P&O FERRIES M/N Pride of Kent prima dell’allungamento – Foto © Brian Fisher, Dover, Luglio 1990 #3296

 

P&O FERRIES M/N Pride of Kent – Foto dalla collezione di Micke Asklander

 

P&O STENA M/N P&OSL Kent – Foto © Pieter Inpijn, Calais, 1999 #3297

 

G.A. FERRIES M/N Anthi Marina in refit – Foto © Stathis Livieratos, 26/08/03

 

Foto © Stathis Livieratos, Pireo

 

Foto © Dominik Wagner, Pireo, Aprile 2004

 

Foto © Dominik Wagner,  Pireo, Aprile 2004

 

Foto © Dinos Lemonis, Sifnos #3008

 

Foto © Michele Lulurgas, Pireo, 16/08/05 #2011

 

Foto © Michele Lulurgas, Pireo, 16/08/05 #2014

 

Foto © Michele Lulurgas, Pireo, 16/08/05 #2015

 

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