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h/s/c superseacat four
Foto © Kimmo
Rantanen, Golfo di Finlandia, 28/09/08 #9695
Traghetto |
Superseacat Four
(2008) |
Costruzione |
Fincantieri,
Riva Trigoso, Italia, 1999 – N° 6004 |
Chamata Radio |
IBDU |
Numero IMO |
9141883 |
GRT |
4.662 |
DWT |
340 |
Dimensioni |
100 x 17,1 x 2,75 |
Motori |
4 Ruston 20RK270 MkII, 27.500 kW |
Velocità |
38 nodi |
Passeggeri |
808 |
Poltrone |
808 |
Capacità
automobili |
170 |
Garage |
80 metri
lineari (?) |
Navi Gemelle |
Almudaina Dos Hellenic Highspeed |
Porto di
registro |
La Spezia |
Bandiera |
Italia |
Nomi/Propr. Prec. |
Superseacat Four – Hoverspeed (Seacontainers)
1999-04/2000 Superseacat Four – Silja Line 04/2000-05/2006 Superseacat Four – Seacontainers 05/2006-01/2008 Superseacat Four – Aegean Speed Lines 01/2008-05/2009 |
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Nuovi Nomi/Propr. |
Superrunner – Golden Star Ferries 11/2016 |
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Linea |
Il gruppo britannico Seacontainers, particolarmente impegnato nelle rotte nella
Manica e nel Mar d’Irlanda con i catamarani veloci della Incat,
decide nel 1997 di investire sulla nuova tipologia di navi veloci che nella
seconda metà degli anni ’90 si sta diffondendo, i monohull,
con ordini multipli da parte di numerosi primari operatori come SNCM, Corsica
Ferries e Tirrenia. Dopo un iniziale ordine di due unità, in consegna nel 1997,
la commessa raddoppia con ulteriori due unità attese nel 1999, di cui la
presente nave rappresenta l’ultima consegnata nel maggio 1999. Le quattro navi
della Superseacat fanno parte della classe “MDV 1200
II”, evoluzione della precedente classe “MDV 1200” della quale erano stati
realizzati due esemplari per la Ocean Bridge Developments;
rispetto a questi ultimi crescono le dimensioni, con la lunghezza che arriva a
quota 100 metri (95 sul MDV 1200), un metro in più di larghezza (17,10 contro
16) e pescaggio ridotto di 14 centimetri, a tutto vantaggio di velocità e
consumi. Le modifiche nelle dimensioni consentono circa 80 passeggeri in più a
bordo, 20 auto ed implicano
anche un nuovo ponte esterno al livello superiore; modifica
importante è anche l’adozione di 4 motori Ruston a
differenza degli MTU delle due “Pegasus”, capaci di
27.500 kW totali, i quali permettono una velocità massima di circa 38 nodi,
contro i 34 di cui sono capaci gli MDV 1200. In verità l’ordine Seacontainers comprendeva anche ulteriori due traghetti in
opzione, tuttavia tale opzione non viene esercitata. Per la nave, battezzata “Superseacat Four”, la Seacontainers ha un progetto molto ambizioso e totalmente
inedito: mentre tutte le altre navi paragonabili venivano usate su rotte sotto
le 100 miglia marine, in pochi casi su rotte di circa 200 miglia, come ad
esempio le navi della Tirrenia sulle Genova – Porto Torres e Genova – Olbia, si
intendeva usare questa nave sulla Brindisi – Cesme,
circa 480 miglia marine attraverso lo stretto di Corinto, senza effettuare
scalo in Grecia. In quel periodo vi erano infatti molte richieste per
collegamenti Italia – Turchia, ma sebbene le offerte di allora prevedevano
necessariamente un viaggio lungo (nel migliore dei casi oltre 30 ore da Bari o
da Brindisi), un viaggio della metà delle ore di durata in una nave che non
offre servizi e che prevede sole sistemazioni in poltrona, probabilmente ad un
prezzo nettamente superiore a quello offerto dalla concorrenza, non si rivela
appetibile e quindi Seacontainers recede dai propri piani e ferma la nave a La
Spezia, dove rimane per circa un anno. In aprile 2000 la “Superseacat
Four” riemerge dal disarmo per cominciare un servizio
nel Mar Baltico, dove incrocia i colori Hoverspeed Superseacat con quelli di Silja
Line, compagnia anch’essa appartenente al gruppo Seacontainers,
per lavorare sulla linea Helsinki – Tallinn; su questo collegamento compie
quattro viaggi completi al giorno, sostituendo nel periodo estivo la “Finnjet” che invece viene utilizzata sulla Rostock –
Helsinki. Il suo inserimento in linea crea non poche proteste tra il sindacato
dei marittimi finlandesi, dato che l’H/S/C battente bandiera italiana imbarca
marittimi estoni i quali percepiscono uno stipendio molto inferiore rispetto ai
colleghi delle altre navi Silja, polemica che si
placa solo quando la situazione sul “Superseacat Four” è pareggiata a quella delle altre navi. La “Superseacat Four” continua il suo
servizio per la Silja Line Superseacat
senza particolari avvenimenti fino al 2006; in quell’anno la Seacontainers vende alla Tallink
la compagnia finlandese, ma dall’accordo rimangono fuori i due Superseacat (dal 2003 anche la “Superseacat
Three” lavora sulla Helsinki – Tallinn), che continuano pertanto il proprio
servizio Estonia – Finlandia con le sole insegne Superseacat.
Nel 2008 la compagnia passa di mano a favore della Aegean
Speed Lines, che per la stagione in corso decide di
continuare il servizio nel Baltico fino a metà ottobre, quindi mette la nave in
disarmo al cantiere Remontowa di Danzica. A fine
maggio 2009, finalmente, lascia la Polonia per la Grecia col nuovo nome di “Speedrunner IV”, e da fine giugno comincia la propria
carriera nel mar Egeo. Da novembre 2016, fa parte della flotta di Golden Star
Ferries.
galleria fotografica
HOVERSPEED – Superseacat Four
(1999)
SILJA
LINE SUPERSEACAT – Superseacat
Four (2000-2006)
SUPERSEACAT
– Superseacat Four
(2006-2007)
AEGEAN SPEED LINES – Superseacat
Four (2008)
AEGEAN SPEED LINES – Speedrunner
IV (2009-2010)
AEGEAN
SPEED LINES – Speedrunner
III (2010-2016)
GOLDEN
STAR FERRIES – Superrunner (2017)